SICUREZZA LAVORO: INFORMAZIONE E FORMAZIONE
CONDANNA PENALE AL DATORE DI LAVORO CHE NON HA ADEMPIUTO
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In materia di sicurezza sul lavoro, la Corte di Cassazione con laSentenza n. 44106 del 23 ottobre 2014, accogliendo il ricorso del procuratore generale della Repubblica contro la sentenza di secondo grado, ha annullato l'assoluzione dal reato di omicidio colposo del datore di lavoro, in quanto ritenuto responsabile per la morte dell'operaio in virtù del mancato ottemperamento all'obbligo di formazione e informazione.
Nel caso in specie, la Suprema Corte ha precisato che l'attività di formazione dell'operaio per l'utilizzo di macchinari particolarmente complessi riservati a personale altamente specializzato, non può limitarsi all'informazione e all'addestramento relativo all'uso del macchinario, ma deve essere estesa anche ai rischi concernenti l'esecuzione di lavori sul macchinario stesso, operazioni normalmente riservate ad altro personale specializzato. Mancando tale formazione, il datore di lavoro è pertanto ritenuto responsabile per l'infortunio mortale occorso al lavoratore. (InfoSeac)
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